Morgan il 28 febbraio a Prato...

a meno che io sia l'unica a non vedere il tuo avatar no...

no infatti chiedevo x quello...ok apposto

Io ci sarò!!!!!
-1 ragazzi...io indosserò un paio di stivaletti bianchi...
a domani!

ciao!!!io ho il biglietto per domani ma all'ultimo ho un problema pe il ritorno..c'è qualcuno che dopo va verso bologna???help!!

ciao!!io ho il biglietto per prato ma all'ultimo ho avuto un problema per il ritorno...per caso qualcuno va verso bologna??help!!!

Ieri sera purtroppo c'ero anch'io e credo che Morgan non mi ribeccherà più, a meno che qualcuno di cui io mi fidi, non mi dica che si è ripreso. Era senza voce, non cantava, si lamentava, era uno straziante suono di gola. All'inizio non sapevo se fosse vero o se fosse uno scherzo, nella prima parte faceva soprattutto cabaret o televisione come preferite.. ovviamente per il pubblico era bravissimo anche quando non faceva niente, hanno persino applaudito quando si è acceso la sigaretta. Tutto improvvisato ma della serie: stasera non sapevo che fare, passavo di qua, vediamo un po'.. Per la prima volta in 11 anni,sono rimasta impassibile davanti alle sue canzoni, non mi hanno suscitato niente, sbadigliavo e pensavo che peccato, sto assistendo all'esibizione di un artista che è ormai solo il fantasma di se stesso e lo dico rattristata. Mah, sa ancora suonare il piano ma non è che basti a tenere insieme un concerto, davvero, io e la mia amica eravamo basite. Lo so, un po' me la sono cercata ma non credevo arrivasse a tanto, mi ha fatto rimpiangere l'esibizione dei Bluvertigo alla Fortezza di questa estate, figuriamoci..


Chiudo qua e torno a lamentarmi con me stessa perchè non riesco ad accedere a facebook

Condivido in parte.
Che era dato tutto al caso ed all'improvvisazione è vero, soprattutto la prima parte come dici te, era molto cabaret, vedi "romagna mia" e "pippo pippo cosa fa" che va bene un accenno ma tutte fino alla fine, allungandole pure magari no...
Il secondo atto invece mi è piaciuto, ha cantato due canzoni sue, i beatles, i pink floid, l'ho apprezzato.
Tutto sommato mi è piaciuto, è venuto fuori parecchio il Morgan "personaggio" il pazzo scatenato, in delle occasioni anche un po' di fori...ma va bene così.
Il pubblico non commnto...

Effettivamente Elisaday è da un pò che i concerti piuttosto che gli eventi di morgan vanno così..
Forse l'ultimo concerto che ho visto (quello a udine in dicembre) era stato più professionale e la voce non gli mancava..ma per esempio alla presentazione del libro a venezia ho avuto la tua identica impressione..sul topic dedicato all'evento avevo infatti scritto quanto segue: " [...] peraltro il pubblico rideva alle parole di Morgan anche quando non c'era da ridere!
Morgan non era per nulla in forma e, a mio sommesso parere, non ha affrontato l'evento con grande entusiamo...in altri termini l'evento è stato al di sotto delle mie personali aspettative [...]"

Che peccato! Quanto invidio le persone che hanno avuto il piacere di assistere alle performance del "vecchio" Morgan!

anch'io c'ero ieri sera
e condivido appieno quanto espresso da elisaday

walking on air è stato però un colpo al cuore..anche se con parole dimenticate

per me che non sono di prato e che per capire la viabilità di quella città ho impiegato 2 ore, è stato tempo speso male.

un regno l'ha fatta bene. se avesse suonato tutta la sera come in questa canzone sarebbe stato fantastico

ha fatto anche orpheus, è la prima volta che l'ho sentita fatta da lui.

Salve, mi sono regisrata adesso per dire la mia sul concerto di Prato.
Premetto che seguo i Blu e Morgan da diversi anni e ho visto nel tempo svariati concerto, l'ultimo dei quali in simpatica compagnia anche di Elisaday a Firenze nel luglio scorso.
Eliday ha ragione: niente voce. Alcuni pezzi sono stati una vera sofferenza, ho avuto l'impressione che da un momento all'altro gli collassasse l'ugola e addio.
E' anche vero che la seconda parte del concerto è stata più interessane, forse anche per la scelta dei brani.
Tuttavia però credo che ieri sera avesse particolari problemi di voce, che non stesse bene fisicamente, perchè era "sfiatato" anche quando parlava.
Resta comunque un interprete coi fiocchi. Moon of Alabama e A song for Europe sono uscite bene, nonosante la voce. Anche la versione di Ebbrezza totale con l'intro di Punto di non Arrivo mi è piaciuta. Non l'aveva mai sentita con quell'arrangiamento.
Una parola devo spenderla sul pubblico, solo per cronaca banale, perchè è stato divertente. Accanto a noi, due ragazzi (ben oltre i 30 comunque) che per il primo quarto d'ora hanno pomiciato allegramente, finchè lei non mi ha accarezzato x sbaglio e a quel punto ho fatto notare che forse non era il caso, poi si sono scambiati di posto e hanno chiacchierato sommessamente, ma comunque dando fastidio. Richiamati all'ordine si sono scusati e si sono messi zitti, finchè lui si è addormentato. Non lo avrei mai creduto possibile ma così è stato poi. Se ne sono andati molto prima della fine, scusandosi un sacco per il disturbo. Simpatici, comunque.
Davanti avevamo tre teen agers che come Morgan è salito sul palco hanno cominciato ad emettere suon sospiri e mugugni, ma alla seconda o terza canzone erano ammutolite e si lanciavano occhiate sgomente. Poi una ha detto alle altre "se credevo ....". Tenere veramente.
Per finire, dietro avevamo due signori di una certa età dove la moglie continuava a dire al marito "stai fermo che tanto ora andiamo via". Ho pensato al mio babbo: avrebbe fatto lo stesso.
Probabilmente questo è l'effetto TV e credo che se anche avesse avuto la voce più perfetta della sua vita per loro sarebbe stato lo stesso.
Nell'insieme non posso dire sia stato il concerto più bello che abbia mai visto perchè non lo è stato, ma qualcosa di buono ne è venuto fuori.
Spero trovi presto un rimedio per le sue corde vocali.

Allora
premettendo che era il mio primo concerto di Morgan,e che ero emozionatissima quindi sono certa che non sarò capace di dare un giudizio oggettivo,ci provo.
Accoglienza pessima con gente che urla "sei bbbono" e "Xfactor",con Morgan che risponde con una meritata pernacchia.
Inizia con "Un Ottico" e i seguenti clienti,davvero bellissimo,quasi non credevo di essere là in certi momenti.
Segue "Romagna Mia",piacevolmente inaspettata.
Poi,non in ordine temo,"Magic Shop","Alabama Song"(me-ra-vi-glio-sa),"Walking On Air","Ebbrezza Totale" (Dio,l'avevo ascoltata quella mattina stessa),"La Comprensione","Cieli Neri"(forse la mia preferita della serata),"Don't Let Me Down","Across The Universe","Il Mio Regno","Orpheus" e altre. E io che volevo non finisse mai.
In generale l'ho visto comunque sfiatato, privo di stimolo ed interesse,come se fosse una data infilittagli,che se fosse stato per lui se ne sarebbe rimasto a Milano.

@contrezeta: peccato che non ci siamo viste ieri sera, appena finito, io sono letteralmente fuggita, ero troppo stanca.
Purtroppo, io non riesco a scrivere niente di positivo sulla serata di ieri.. alla fine quando è rientrato per il bis ed ha fatto un ultimo pezzo, se ne è andato via fingendo di essere stizzito e, siccome io ero seduta lateralmente, ho visto che quando era già dietro le tende, ha fatto un gesto col braccio come per mandare a quel paese o forse ha alzato il braccio per uno spasmo involontario

c'ero pure io ieri sera e sara' che è stata la prima volta,sara' quel che volete,ma a me è piaciuto tantissimo...in galleria ci sono stati grossi problemi di audio cmq...Non vedo l'ora che capiti un'altra occasione

un pò di video




e altri dello stesso utente.

dalla rete un articolo sul concerto:
Tra un X-Factor e l'altro, Morgan accenna 'Romagna mia' e si scorda d'esser grande
Cultura e Spettacolo : Musica
del 06/03/2009 di Gianluca Testa
PRATO - Un Morgan irriverente si prende gioco del pubblico televisivo che assiste ai suoi concerti. Tra inettitudine e fanatismo, una platea prevalentemente femminile esalta il fondoschena di Castoldi trascurando ciò che per cui il teatro di Prato s'è fatto pieno: la musica. Morgan ha talento. Ma tra questo e un 'concerto' degno d'esser definito come tale c'è, ahinoi, la televisione. Così tutto è stravolto e rivoluzionato. Il pubblico diventa quello di uno stadio e applaude a prescindere. Morgan lo sa. E tra un eccesso di virtuosismo e l'altro tira alla meno, consapevole che la platea applaudirà comunque vada. E nonostante il talento, il concerto si trasforma in una serata di pianobar che fa rimpiangere i Bluvertigo...
Morgan si diletta col pianobar. Sia chiaro, è musica da far invidia ad Allevi. Ma quello visto al Politeama Pratese, giovedì scorso, è il Marco Castoldi nella versione 'televisiva'. Forse la peggiore. Un Morgan sciupone, improvvisato, a tratti pure noioso. Talento, genialità e creatività non mancano. Guai a dire il contrario. Tutte queste doti sono 'innate', quindi esistono in lui a prescindere. Ma qui vengono riposte quasi a caso, qua e là, fra i tasti bianchi e neri.
La severità attenta e costruttiva del giudice di X-Factor si frantuma di fronte allo spettacolo che Morgan offre di sé. Ha davanti un pianoforte nero. E, a fianco, una platea gremita pronta ad applaudirlo. Fin qui niente di male. Se non fosse che quella stessa platea è formata per lo più dal pupplico televisivo. Anzi, il pubblico televisivo di X-Factor. Un pubblico sovrano (o 'sottano') che applaudirebbe a priori. Non la musica, ma il 'personaggio' Morgan.
Lui sembra saperlo. E nel concerto per 'piano solo' inserito nella rassegna 'Autori in musica' sembra far leva sul potere mediatico e divino che la tivù è capace di creare. Ottenendo quindi il massimo risultato col minimo sforzo. Ad assistere al concerto ci sono per lo più teeneger attese all'uscita dai genitori. Platea e galleria sono affollate da donne. Femmine di ogni età, apparentemente innamorate e pronte a tutto. Perfino a gridare 'che bel culo che hai!' nel bel mezzo dello spettacolo.
Morgan, dal canto suo, si compiace. O almeno dimostra di apprezzare. Attacca con Fabrizio De André citando (musicalmente, e non a caso) la colonna sonora di 'Profondo Rosso'. Passa attraverso il cantautorato italiano e lo farcisce di brani d'élite, fintamente selezionati a caso. Dai Nirvana ai Beatles. Accenna pure una 'Romagna mia' chiesta dal pubblico, e pizzica le corde del piano trascurando i tasti prima di intonare, in un medley inaspettato, 'Pippo non lo sa'.
Geniale, non c'è che dire. Ma il pubblico, quello meno televisivo, oppure semplicemente quello più attento e critico, si sente un po' preso in giro. Perché la selezione di brani d'autore e i virtuosismi che l'accompagnano suonano come una provocazione. Morgan compie errori d'intonazione o di tempo, ben camuffati dai suoi prodigi sui tasti. In questo, diciamolo, ci sa fare. Ma la sensazione è di assistere a uno spettacolo di pianobar (seppure eccellente) improvvisato. O quasi.
Se scriviamo questo è perché Morgan, alla fine, lo conosciamo bene. Da molto prima che fosse risucchiato dal tubo catodico. Abbiamo assistito a molti concerti dei Bluvertigo nella seconda metà degli Anni Novanta. E quella, ammettiamolo, era tutta un'altra storia. La musica, la sperimentazione, l'idea d'insieme, be', rendevano qui giovani lombardi poco più che ventenni l'essenza del rinascimento musicale italiano.
Ora c'è chi vive di rendita (e di popolarità acquisita) sfrozandosi, di fronte al pubblico 'vero', non più di tanto. Sappiamo che Morgan non è 'solo' questo. E, uscendo dal teatro, vien da pensare che forse a un concerto di Giovanni Allevi non assisteremo mai.