Ormai si sprecano i servizi e gli articoli dedicati all'uomo giusto, a come fare per riconoscerlo, per tenerselo, per sposarselo.....
l'ultimo è questo da Libero news
ma noi che ne pensiamo dell'uomo giusto???????????
Esiste? e se si che deve avere?
Esiste un amore per tutta la vita?
(battutine ironiche a parte)
non so perchè, ma vedo marzullo da tutte le parti oggi...
È l’uomo giusto? Scoprilo
in Lifestyle
Brutte notizie: il Principe Azzurro non esiste. Però lui potrebbe essere il grande amore e il compagno della vita. Ecco qualche indizio per scoprire se siete compatibili
Ai tempi delle commedie con Doris Day era facile, bastava baciarlo per capire: se si sentivano suonare le campane era quello giusto. Sarà il rumore di fondo, ma adesso le campane non si sentono più, che sia quello giusto oppure no. Capire se “ne vale la pena” adesso è più difficile: non basta il sogno di una casetta e un maritino per decidere se quello che abbiamo davanti è in grado di interpretare il ruolo del protagonista. Sono le donne – adesso - le protagoniste dei propri sogni, insieme ai loro desideri e alle loro legittime aspirazioni. Chi cercano allora? È semplice e complesso al tempo stesso: un compagno di avventure. Mission impossibile? Forse, anche se di abbandonare l’idea che là fuori da qualche parte ci sia l’anima gemella non se ne parla nemmeno. Basta cercare bene, basta trovare (perché di aspettare non se ne parla) “quello giusto”.
In fondo è – o dovrebbe essere – semplice. Basta una sola parola che ne racchiude mille: compatibilità. C’è da scervellarsi, certo, c’è da scendere a qualche compromesso, c’è da fare un elenco delle proprie priorità e di quelle dell’altro. Ma poi, soprattutto, serve innamorarsi: e lì non ci sono trucchi che tengano. Se la scintilla è scattata – che fortuna! – basterà riflettere su pochi punti, quelli sui quali un disaccordo di solito manda tutto a monte. Se tutto fila, è davvero il caso di buttarsi: forse avete trovato un compagno d’avventure.
- Cosa fa nella vita?
Non è tanto una questione di prestigio, né di stipendio. Quello che conta è qualità e quantità. Se siete delle ansiose, sarà meglio stare alla larga da un pilota o da un militare di carriera, per esempio. Se siete delle new hippie troverete a lungo andare insopportabile la dedizione totale e assoluta al lavoro di un manager rampante. Allo stesso tempo, se siete delle donne in carriera magari potreste far fatica a conciliare i vostri ritmi con quelli di un insegnante idealista. Insomma: di certo non è con il suo lavoro che vi sposerete (e viceversa), ma dovrete sicuramente farci i conti.
- Come va sotto le lenzuola?
C’è chi desidera arrivare casto al matrimonio, ma è inutile negare che si tratta ormai di una minoranza. Chi firmerebbe un assegno in bianco? Prima di dire (o anche sono di pensare) che sarà “per sempre”, meglio testare la compatibilità a letto. Il sesso è una parte troppo importante in una relazione per lasciarla al caso, o peggio, per pensare che se anche le cose non funzionano col tempo andrà meglio. Certo, conoscendosi il feeling potrà migliorare, ma se c’è già un’ottima base di partenza.
- Avete qualcosa in comune?
A lui piace il calcio, a voi fare shopping. Che problema c’è? Ma se voi amate le cene in compagnia e le uscite con gli amici e lui è un inguaribile orso, affronterete sicuramente più di una discussione. Siete sicure di riuscireste ad andare a teatro quanto vorreste anche se lui vuole solo andare al cinema a vedere film d’azione? Riuscirete a continuare a viaggiare anche se per lui il massimo dell’esotico sono due settimane a pensione completa in Riviera? È vero che gli opposti si attraggono, ma a tutto c’è un limite.
- Siete come "il diavolo e l'acqua santa"?
Politiche e religiose, in fondo le differenze più consiliabili sono proprio queste. Ma è anche vero che dovrete tenerne conto per tutta la vita: che si tratti della posizione da prendere di fronte a un evento, o della scelta del tipo di cerimonia per le nozze, o dell'educazione da impartire ai figli. Le differenze sono sempre una ricchezza: ma è meglio affrontarle con consapevolezza piuttosto che far finta che non esistano.
- Ti piacciono i bambini?
Magari non sarà un argomento da primo appuntamento, ma prima o poi di solito lo si affronta. Lui sogna una famiglia numerosa, lei è del partito dei Dink (dall'inglese: double income no kids – doppio stipendio niente figli). Oppure lei ha sempre sognato di avere almeno quattro figli, mentre a lui viene l’orticaria alla sola idea. Non è questo un tema da poco, e di certo è legittimo cambiare idea in qualsiasi momento. Ma su questo punto un minimo comune denominatore dev’esserci per forza: in ballo ci sono dei desideri troppo intimi per poterli ignorare.
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